I blu, i rossi , l’ocra, gli aranci.
Ogni pittore porta in sè, nel proprio animo, una parte dell’animo degli artisti che ha scelto come propri maestri: maestri che sente più vicino nel fare arte e quindi per un momento, magico, calarsi nei loro panni, carpire i segreti che li hanno spinti a mettere sulla tela quei segni, quelle figure. Dalla memoria riaffiorano paesaggi, figure, lampi di luce e colori. Omaggiare la bella Vicenza con la sua piazza, i suoi colli, le acque; rappresentare l’umanità, il filo sottile che divide virtù e peccato, l’attrarsi e il respingersi, credere che c’è sempre una speranza al nostro inferno interiore; non siamo condannati per sempre.